Contratto di cessione del marchio

Prima di tutto, occorre ricordare che possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti:

a)  a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese; e
b)  ad essere rappresentati nel registro in modo tale da consentire alle autorità competenti ed al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare.
 

cessionemarchio

Se sei proprietario di un marchio e stai pensando di venderlo perché hai ricevuto una buona offerta, devi sapere che è possibile.

Il marchio può essere trasferito per la totalità o per una parte dei prodotti o servizi per i quali è stato registrato.
 
Dal trasferimento non deve derivare inganno in quei caratteri dei prodotti o servizi che sono essenziali nell’apprezzamento del pubblico.
 
Le aziende stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza dell’esperienza del cliente. Quando si cede un marchio, si dovrebbe prestare particolare attenzione al modo in cui il nuovo proprietario intende gestire l’immagine del marchio e mantenere o migliorare l’esperienza offerta ai clienti. Questa analisi sull’esperienza del cliente permetterebbe di valutare aspetti negativi e positivi del trasferimento del marchio.
 
Nel commercio elettronico, la proprietà intellettuale è cruciale. Quando si vuole acquistare la proprietà di un marchio sarà necessario assicurarsi che il marchio sia adeguatamente protetto da un punto di vista legale e che non ci siano controversie in corso che possano influenzarne il valore. Ad esempio, se il marchio è stato depositato da poco e non sono decorsi ancora tre mesi dal deposito della domanda, sarà opportuno tener conto di questo aspetto, perchè potrebbero essere depositate delle opposizioni alla domanda di registrazione del marchio.
 
La gestione di un marchio nell’ambiente dell’e-commerce richiede una conoscenza dettagliata delle dinamiche online, inclusi SEO, marketing sui social media, gestione della reputazione online e altro ancora. L’acquirente potrebbe essere interessato a conoscere la competenza del venditore in questi settori. In questi casi, oltre alla cessione del marchio, potrebbero essere incluse nella cessione anche queste conoscenze tecnico-pratiche. Ad esempio, il contratto di cessione potrebbe includere alcune ore di formazione utili al trasferimenti delle citate conoscenze tecniche.
 
Nel contesto della cessione di un marchio, i social network possono giocare un ruolo significativo, specialmente se il marchio ha una presenza consolidata su piattaforme come Facebook, Instagram, X, Tiktok o altre. La presenza e l’engagement del marchio sui social network possono essere un fattore determinante nel valore complessivo del marchio. Un’ampia e coinvolgente base di follower può essere un asset prezioso.
 
Nel caso in cui la cessione del marchio includa i profili social associati, è essenziale che i dettagli delle pagine o account vengano trasferiti correttamente al nuovo proprietario. Ciò può coinvolgere la modifica delle password, l’aggiornamento delle informazioni di contatto, ecc.. È importante considerare come i contenuti passati e le interazioni con i follower verranno gestiti. Saranno mantenuti o eliminati? Quali comunicazioni passate saranno trasferite o archiviate? 
 
Se il marchio ha una community attiva sui social media, è importante considerare come il passaggio di proprietà sarà comunicato e gestito. La trasparenza e l’attenzione al feedback dei follower possono essere fondamentali.
 
Se ci sono state controversie o problemi di conformità con le politiche dei social network in passato, è importante che l’acquirente sia a conoscenza di questi e prenda le misure necessarie per risolverli.
 
I punti sopra evidenziati rappresentano soltanto alcuni degli step da seguire per la cessione del marchio nell’era moderna, caratterizzata da una quotidiana integrazione e interazione tra il “reale” e il “digitale”. 
 

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