Accordo di non concorrenza

accordo non concorrenza

Un accordo di non concorrenza (o patto di non concorrenza) è un accordo con il quale una parte si impegna a non intraprendere attività concorrenziali con un’altra parte, per un periodo di tempo specifico e in un’area geografica determinata. Questo tipo di patto è spesso utilizzato in vari contesti commerciali per proteggere gli interessi e le attività delle parti coinvolte.

Ecco alcuni casi in cui l’accordo di non concorrenza può essere applicato:

  • Contratti di Lavoro: un patto di non concorrenza può essere incluso in un contratto di lavoro per impedire a un dipendente di lavorare per un concorrente o di avviare una propria attività concorrenziale per un certo periodo dopo la fine del rapporto di lavoro.

  • Contratti di Fornitura o Distribuzione: I fornitori o distributori possono essere vincolati da una clausola di non concorrenza che impedisce loro di fornire o distribuire prodotti concorrenti.

  • Contratti di Consulenza o Collaborazione: le parti coinvolte in una collaborazione o un accordo di consulenza possono essere soggette a una clausola di non concorrenza che limita le loro attività in determinate aree o settori.

  • Contratti di Cessione di Proprietà Intellettuale: nel caso in cui una parte ceda o conceda in licenza una proprietà intellettuale, può essere inclusa una clausola di non concorrenza per prevenire che la parte cedente utilizzi o sviluppi tecnologie o prodotti concorrenti.

  • Contratti di Franchising: nei contratti di franchising, il franchisor può richiedere al franchisee di non avviare attività concorrenti nel settore specifico durante e dopo la durata del contratto.

  • Contratto Social Media Manager: per regolamentare il ruolo del SMM ed evitare che possa lavorare contemporaneamente per clienti concorrenti, salvo diversi accordi tra le parti.
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L’obiettivo principale di un patto di non concorrenza è proteggere gli interessi commerciali della parte che richiede la clausola (o di entrambe se lo richiedono), evitando che le informazioni o le risorse condivise siano utilizzate in vantaggio di un concorrente.

Tuttavia, è importante notare che le clausole di non concorrenza devono essere ragionevoli e limitate nel tempo e nella portata geografica, altrimenti potrebbero essere considerate nulle o, comunque, non applicabili. A questo proposito, con l’Unione Europea e, in generale, con le numerose collaborazione internazionali tra imprese di diversi Paesi è normale che le parti siano soggetti giuridici di diversi ordinamenti. Assume sempre più importanza, per evitare problemi interpretativi e di esecuzione di qualsivoglia accordo, indicare quale sia la legge applicabile e il foro competente.Prima di firmare un accordo di non concorrenza, è fondamentale consultare un avvocato per assicurarsi che sia redatto in modo appropriato e che sia conforme alla normativa vigente.

Per evitare contestazioni, anche se la legge lo prevede espressamente solo per il lavoratore dipendente, è consigliabile corrispondere un corrispettivo in favore del prestatore di lavoro.

L’accordo va redatto per iscritto.

Inoltre, l’accordo di non concorrenza deve essere sottoscritto in modo tradizionale o con firma elettronica. E’ meglio evitare lo scambio dell’accordo in formato word, come allegato di posta elettronica (e-mail), per evitare che l’altra parte possa disconoscere il documento o comunque avanzare contestazioni, al fine di evitare potenziali contenziosi.

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