1. Dropshipping: cos’è e come funziona

Il dropshipping è un modello di business in cui un rivenditore online vende prodotti senza averli effettivamente in magazzino. Nel dropshipping non si acquistano in anticipo i prodotti da vendere, il dropshipper (cioè l’imprenditore che ha creato il sito web e che vende online) collabora con fornitori o grossisti che gestiscono l’inventario e la spedizione dei prodotti direttamente ai clienti finali.

dropshippingIl processo di dropshipping funziona generalmente in questo modo:

  • -il dropshipper crea un negozio online o una piattaforma di vendita; pertanto, la prima cosa da fare è sviluppare un sito web o una APP;
  • -il dropshipper cerca prodotti da fornitori o grossisti che offrono il servizio di dropshipping e li elenca nel proprio negozio online a un prezzo maggiorato. 
  • -i clienti visitano il negozio online del dropshipper ed effettuano gli ordini.
  • -il dropshipper inoltra gli ordini al fornitore o al grossista, fornendo loro i dettagli di spedizione dei clienti e pagando il costo all’ingrosso dei prodotti.
  • -il fornitore o il grossista si occupa quindi di imballare e spedire direttamente i prodotti ai clienti del dropshipper.

Il principale vantaggio del dropshipping è la possibilità di avviare un’attività online senza la necessità di investire un grande capitale per creare un magazzino prodotti iniziale e senza doversi preoccupare della logistica. Tuttavia, ci sono anche alcune sfide associate al dropshipping, come la competizione intensa, i margine di profitto potenzialmente più bassi e la dipendenza dai fornitori per la qualità e la tempestività delle spedizioni.

 

Il fatto di non avere fisicamente un magazzino, se da un lato è positivo perchè permette evita la gestione del magazzino e del trasporto dei prodotti, dall’altro può creare difficoltà qualora il fornitore non fosse più in grado di effettuare le consegne.  

Pertanto, chi intende creare un dropshipping dovrebbe, prima ancora di mettere online il proprio sito web, sottoscrivere accordi con fornitori e aziende di trasporto che mettano il dropshipper nella condizione di poter garantire le condizioni di vendita che saranno pubblicate sul sito web, in particolare, i tempi delle spedizioni.

2. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita e, in generale, i termini di utilizzo della piattaforma di dropshipping rappresentano il cuore del sito web, da un punto di vista legale.

Uno degli errori più comuni è non indicare sul sito le informazioni obbligatorie per legge e, nel caso del dropshipping, non fornire in modo preciso le informazioni sulla disponibilità “reale” dei prodotti in vendita. Infatti, al fine di incentivare le vendite, il prodotto viene spesso indicato come immediatamente disponibile, quando in realtà non lo è (e non lo può essere per la stessa natura del dropshipping). Questo modo di vendere in dropshipping è contrario alla legge e molti venditori sono stati sanzionati proprio per non aver indicato correttamente le informazioni dei prodotti sul sito web.

Se vuoi avere più informazioni su come funziona un e-commerce leggi questo articolo del Blog:

E-COMMERCE: COME FUNZIONA

3. Attività di marketing

Accade spesso che le campagne di marketing, per promuovere un dropshipping, siano piuttosto aggressive e non tengano conto delle caratteristiche essenziali di questo genere di business. Le campagne devono essere attentamente analizzate prima della pubblicazione, perchè si rischia di pubblicizzare nel modo sbagliato e, soprattutto, in modo ingannevole per i consumatori, un modello di business che potrebbe funzionare se gestito correttamente. Tenuto conto della diffusione dei social e dell’utilizzo degli stessi per le campagne di marketing, è necessario prestare molta attenzione a ciò che si comunica attraverso i social. Il dropshipping e i social network sono, infatti, spesso collegati in quanto possono essere (e sono) utilizzati come parte integrante di una strategia di marketing per un’attività di dropshipping. Ecco alcuni esempi di come il dropshipping e i social network possono integrarsi:

Promozione e pubblicità: i social media come Facebook, Instagram, X e Pinterest offrono piattaforme ideali per promuovere i prodotti dropshipping. I dropshippers possono creare pagine aziendali o account social dedicati per condividere immagini, video e descrizioni dei loro prodotti, nonché promuovere offerte speciali e sconti. La pubblicità a pagamento su queste piattaforme consente anche di raggiungere un pubblico specifico in base a interessi, demografia e comportamenti online.

  • Coinvolgimento dei clienti: i social media consentono ai dropshippers di interagire direttamente con i clienti. Rispondere alle domande dei clienti, fornire assistenza e raccogliere feedback può contribuire a costruire la fiducia dei clienti e a migliorare la reputazione dell’azienda.
  • Generazione di traffico verso il sito web: i dropshippers possono utilizzare i social media per generare traffico verso il loro sito web o negozio online. Condividere link ai prodotti e al proprio sito web attraverso post, storie o bio dei profili social può aumentare il numero di visitatori e potenziali acquirenti.
  • Collaborazioni influencer: molte aziende di dropshipping collaborano con influencer sui social media per promuovere i loro prodotti. Gli influencer possono aiutare ad aumentare la visibilità dei prodotti e ad attirare un pubblico più ampio. L’importante è stabilire in anticipo i termini dell’accordo con l’influencer, per evitare incomprensioni e possibili contenziosi.
  • Contenuti creativi: la creatività è fondamentale sui social media. I dropshippers possono creare contenuti visivi attraenti, come video dimostrativi dei prodotti o immagini di alta qualità, per attirare l’attenzione degli utenti e aumentare le possibilità di conversione.
  • Analisi dei dati: i social media offrono strumenti di analisi che consentono ai dropshippers di monitorare le prestazioni delle loro campagne e misurare il ritorno sull’investimento. Questi dati possono essere utili per ottimizzare la strategia di marketing. Non bisogna dimenticare che per poter utilizzare i dati è necessario prima analizzare la propria attività, per valutare quali misure adottare per poter trattare i dati personali.

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