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1) Prima di tutto: servono davvero le telecamere condominiali? Base giuridica e necessità

l trattamento dei dati tramite telecamere condominiali richiede una base giuridica. Nei condomìni, la base più usata è il legittimo interesse(art. 6, par. 1, lett. f GDPR), ma deve essere concreto e attuale: ad esempio episodi documentati di furti o danneggiamenti; in più la misura deve essere necessaria e proporzionata rispetto all’obiettivo (è necessario valutare sempre alternative meno invasive come una migliore illuminazione o serrature rinforzate).
Un suggerimento operativo è quello di redigere un breve test di bilanciamento che descriva rischi, eventi pregressi, scopi e misure di minimizzazione (angolo di ripresa, oscuramento aree non pertinenti). Questo documento dimostra la tua “responsabilizzazione” (accountability) in caso di controlli.
2) Delibera assembleare: maggioranze e titolare del trattamento

La delibera è lo snodo decisivo: senza delibera, l’impianto è illecito e l’amministratore rischia sanzioni e un ordine di disattivazione.
La legge richiede la maggioranza di cui all’art. 1136, 2° comma c.c.: maggioranza degli intervenuti e almeno 500 millesimi. La delibera deve individuare anche finalità, aree riprese, tempi di conservazione e chi può visionare le immagini.
Il Condominio è il titolare del trattamento (art. 4, n. 7 GDPR).
3) Progetta con “minimizzazione”: cosa riprendere (e cosa no)

Riprendi solo ciò che serve. Prima di installare, chiediti: l’inquadratura è adeguata, pertinente e limitata allo scopo? Evita zoom su spazi di terzi, ingressi di abitazioni adiacenti, aree pubbliche se non inevitabile. E’ meglio preferire opzioni meno invasive.
Il Garante ricorda inoltre di orientare le telecamere alle sole aree comuni da controllare (accessi, garage, cancelli), evitando luoghi circostanti non rilevanti.
4) Nomine e ruoli: chi fa cosa
Titolare: il Condominio (rappresentato dall’amministratore) delibera e decide mezzi e finalità. Inoltre, il Condominio nomina:
- come Responsabile del trattamento (art. 28 GDPR) il fornitore che installa/gestisce l’impianto o il cloud/NVR con un accordo scritto che disciplini sicurezza, tempi, istruzioni e subfornitori.
- le Persone autorizzate: individua in delibera chi può accedere alle immagini e con quali credenziali; consegna istruzioni e registra le abilitazioni.
5) Informativa e cartelli: primo e secondo livello
È obbligatorio informare chi entra nelle aree riprese. Come si fa:
- Primo livello: cartello chiaro e visibile prima dell’accesso all’area videosorvegliata, circa all’altezza degli occhi. Indica che l’area è videosorvegliata, le finalità, chi è il titolare e dove trovare l’informativa completa (QR o URL).
- Secondo livello: informativa completa ex art. 13 GDPR sul sito o in bacheca. La mancata informativa è stata sanzionata dal Garante.
Attenzione: cartelli assenti o incompleti = violazione = rischio sanzione.
6) Conservazione e sicurezza: “quanto tempo” e “come” proteggere i dati
Conserva le immagini solo per il tempo necessario allo scopo dichiarato (principio di “limitazione della conservazione”, art. 5 GDPR) e cancella automaticamente allo scadere del termine impostato nel NVR/cloud. Documenta il perché del termine scelto (es. “X giorni per consentire la presentazione di eventuali denunce e l’estrazione selettiva”).
Misure di sicurezza consigliate: gestione degli accessi, MFA per pannello e app, cifratura del disco/backup, log di accesso/estrazione, policy password robuste e aggiornamento periodico.
7) Diritti degli interessati e richieste delle autorità
Prevedi una procedura semplice almeno per le richieste di:
- Accesso o cancellazione (valuta caso per caso, tempi e scopo della conservazione).
- Opposizione al trattamento.
Per la consegna di filmati alle forze dell’ordine, definisci chi autorizza, come si estrae la clip, come si pseudo-anonimizzano terzi non rilevanti quando possibile e come si registra l’operazione (log + modulo).
8) Collaudo, registro e manutenzione
- Collaudo privacy: verifica in loco che cartelli, inquadrature e cancellazione automatica siano aderenti alla delibera.
- Registro dei trattamenti: inserisci la voce “videosorveglianza condominiale” con finalità, basi giuridiche, categorie di dati, tempi di conservazione, misure di sicurezza e fornitori.
- Formazione: consegna istruzioni scritte agli autorizzati e aggiorna annualmente.
Errori da evitare quando vuoi installare delle telecamere condominiali:
- Installare telecamere condominiali senza delibera;
- Cartelli mancanti o informativa incomplet;.
- Inquadrare aree non pertinenti (pianerottoli di proprietà, strada pubblica in modo esteso).
avv. Gianfranco Leggio