Indice dei contenuti

1. Cos’è il rating reputazionale
Il rating reputazionale è un sistema di valutazione utilizzato per misurare e quantificare la reputazione online di un’entità, che può essere una persona, un’azienda, un prodotto o un servizio.
Questo tipo di rating si basa su vari indicatori e metriche che riflettono la percezione pubblica e la credibilità dell’entità valutata.
Il Rating Reputazionale può essere composto da:
- Recensioni e Feedback degli Utenti. Il numero e la qualità delle recensioni lasciate dai clienti su piattaforme come Google My Business, TripAdvisor, e siti di e-commerce.
- Menzioni sui Social Media. La quantità e la natura delle menzioni su piattaforme social come Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn.
- Articoli e Pubblicazioni: La copertura mediatica su blog, siti di notizie e pubblicazioni di settore. Articoli positivi o negativi possono influenzare significativamente il rating.
- SEO e Presenza Online. La visibilità nei risultati dei motori di ricerca e l’ottimizzazione dei contenuti per migliorare la reputazione.
- Interazioni e Risposte. La prontezza e la qualità delle risposte dell’entità a commenti e recensioni, dimostrando attenzione e cura verso i clienti.
- Qualità dei Contenuti. La consistenza, qualità e rilevanza dei contenuti pubblicati online, inclusi post sui blog, video, e aggiornamenti sui social media.
- Engagement e Coinvolgimento. Il livello di interazione con il pubblico, come commenti, condivisioni e like sui social media.
2. Il Rating Reputazionale è importante?
Dal rating reputazionale possono dipendere:
- Decisioni d’Acquisto. I consumatori spesso si basano sui rating reputazionali per prendere decisioni d’acquisto. Un rating alto può influenzare positivamente le vendite.
- Fiducia e Credibilità. Un buon rating reputazionale aumenta la fiducia e la credibilità dell’entità, migliorando le relazioni con i clienti e gli stakeholder.
- Vantaggio Competitivo. Un rating elevato può differenziare un’azienda dai suoi concorrenti, attirando più clienti e partner commerciali.
3. Come funziona il Rating Reputazionale?
Esistono diversi modi di gestire il rating reputazionale, ad esempio:
- Piattaforme di Recensioni. Si possono utilizzare siti come Yelp, TripAdvisor, Google My Business, dove le recensioni degli utenti possono fornire un rating complessivo.
- Strumenti di Monitoraggio dei Social Media. Strumenti come Hootsuite, Brandwatch e Sprout Social che permettono di monitorare le menzioni e le interazioni sui social media.
- Software di Gestione della Reputazione. Esistono piattaforme online che aggregano dati da vari canali per fornire un rating complessivo.
4. Il Rating Reputazionale deve essere gestito costantemente?
Si, ad esempio:
- Monitoraggio Proattivo. Tenere traccia costante delle menzioni e delle recensioni online per intervenire tempestivamente.
- Risposta Professionale. Rispondere alle recensioni e ai commenti in modo professionale e costruttivo, anche a quelli negativi.
- Miglioramento Continuo. Implementare feedback costruttivi per migliorare prodotti, servizi e il servizio clienti.
- Promozione delle Recensioni. Incoraggiare i clienti soddisfatti a lasciare recensioni positive.
- Creazione di Contenuti Positivi. Pubblicare regolarmente contenuti che promuovano un’immagine positiva e costruiscano la fiducia del pubblico.
In sintesi, il rating reputazionale è un indicatore cruciale della percezione pubblica di un’entità online e richiede una gestione attenta e continua per mantenere e migliorare la reputazione nel tempo.
5. Come deve essere gestito il consenso al trattamento dei dati da parte di una società che si occupa di rating reputazionale?
Il Titolare deve assicurarsi di ottenere un consenso completo su tutto il funzionamento del sistema di rating reputazionale.
Prendiamo, come esempio, una piattaforma web strutturata per l’elaborazione di profili reputazionali di singole persone fisiche o giuridiche, il cui funzionamento è imperniato sull’utilizzo di un algoritmo deputato a stabilire i punteggi di affidabilità.
In questi casi, la società (Titolare del trattamento) – con riferimento alle persone fisiche – dovrà ottenere il consenso al trattamento dei dati personali come previsto dal GDPR , ma non sarà sufficiente.

Il consenso sarà validamente concesso solo quando il soggetto è stato adeguatamente informato su un trattamento ben definito nei suoi elementi essenziali. Il soggetto deve essere messo in grado di conoscere l’algoritmo – quindi il procedimento – che conduce al risultato e su questo deve fornire il proprio consenso (Cass. ordinanza n. 28358/2023). Tale consenso (sul funzionamento dell’algoritmo) deve essere richiesto e ottenuto anche alle persone giuridiche.
Questo è in linea con il principio di “libero e specifico” consenso, che richiede una descrizione dettagliata e non ambigua dell’algoritmo.
La formula tecnica rappresentata dall’algoritmo deve essere corredata da spiegazioni che la rendano leggibile e comprensibile sia per gli utenti che per il giudice chiamato all’eventuale scrutinio sull’esito della valutazione operata dall’algoritmo.
Ciò permetterà all’interessata/o di fornire un consenso valido e libero al trattamento perché informato e al giudice, ove chiamato a valutare in concreto la congruità e legittimità dell’operazione di rating, di esaminare la logicità e la ragionevolezza della decisione automatizzata, ovvero della “regola” che governa l’algoritmo.
avv. Gianfranco Leggio
(2 giugno 2024)